L’avvocato Alessio Mayer è alle prese con un caso difficile: il giovane Stefano Peduzzi è travolto dal dolore per l’improvvisa scomparsa del suo giovane compagno, scrittore di successo, con cui conviveva da tre anni.
Stefano avrà diritto alla parte di eredità che il compagno intendeva lasciargli anche se la convivenza non era stata registrata come unione civile ed il testamento olografo in suo favore si rivela palesemente nullo?
Quanto è giusto, in presenza di una chiara volontà di lasciare parte dei beni al proprio compagno, contare sulla generosità degli eredi legittimi tutti appartenenti alla famiglia d’origine del defunto?
Sulla triste vicenda pare aleggiare un interrogativo che interpella le coscienze: oltre lo stretto perimetro della legge c’è ancora spazio per i sentimenti?
